INCI del make up: cos’è e come si riconosce

Quali sono le sostanze che possono generare allergie alle pelli più sensibili e che richiedono maggiori accortezze?
Prima di tutto è necessario valutare i prodotti leggendo accuratamente le informazioni riportate sulle etichette delle confezioni.
Nel caso in cui non si conoscesse uno dei componenti, possiamo avvalerci di ricerche online, inserendo i dati della sostanza d’interesse tramite applicazioni disponibili per smartphone.
Secondo il regolamento cosmetico, gli ingredienti devono essere riportati sull’etichetta del prodotto e la lista viene stilata in modo decrescente fino all’1% di contenuto. Gli ingredienti al di sotto dell’ 1% sono inseriti in ordine sparso dopo quelli a concentrazione 1%.
I nomi degli ingredienti derivano dai parametri internazionali INCI, International Nomenclature Cosmetic Ingredients.
Le denominazioni INCI dei derivati vegetali sono basate sul sistema internazionale di nomenclatura binomia (del genere e della specie in latino) secondo Linneo seguite, in inglese, dall’indicazione della parte della pianta (se pertinente) e del tipo derivato. I derivati chimicamente modificati di tali sostanze seguono, invece le regole di nomenclatura dei prodotti chimici.
I coloranti sono elencati in fondo con la sigla CI (Color Index) più un numero. Generalmente si trovano alla fine della lista degli ingredienti, preceduti dal simbolo +/-.
Alcuni ingredienti che possono sensibilizzare i soggetti più reattivi sono: i petrolati, i parabeni e i siliconi.
I petrolati occlusivi non dermo-compatibili, sono sostanze derivate dalla raffinazione del petrolio, e tra questi pensiamo per esempio alla vasellina.
I parabeni sono conservanti utilizzati con lo scopo di impedire la proliferazione di batteri e hanno la capacità di proteggere il cosmetico.